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22/12/2020 - StarNews – Usa, vendite di abitazioni esistenti di novembre a -2,5% m/m da +4,4% del mese precedente ma a +25,8% a/a
Negli Usa, tornano a contrarsi a novembre le vendite di abitazioni esistenti (Existing Home Sales), del 2,5% m/m da +4,4% (rivisto da +4,3%), ma aumentano del 25,8% a/a.
Secondo National Association of Realtors (l'associazione di agenti immobiliari nazionale), infatti, nel mese scorso si sono vendute 6,69 milioni di unità (contro i 6,7 milioni stimati dagli analisti di Star am nel Market movers settimanale e i 6,86 milioni di ottobre.
"Le vendite di case a novembre hanno fatto un passo indietro marginale, ma le vendite per tutto il 2020 stanno già superando i livelli dello scorso anno", ha rilevato Lawrence Yun, capo economista della Nar -. Data la pandemia di covid-19, è sorprendente che il settore immobiliare stia superando le aspettative".
Yun riferisce che il recupero di posti di lavoro si è bloccato negli ultimi mesi e i casi di coronavirus in rapida crescita con i blocchi più severi hanno indebolito la fiducia dei consumatori.
"Le circostanze sono lontane dall'essere tornate alla normalità pre-pandemica - ha aggiunto -, tuttavia, con l'ultimo pacchetto di stimoli, con la distribuzione del vaccino in corso e con una forte domanda di proprietà di casa ancora prevalente, si profila una forte crescita nel 2021".
Il prezzo medio della casa esistente si è attetstato a 310.800 dollari, il 14,6% in più rispetto a novembre 2019. L'aumento dei prezzi nazionali di novembre segna 105 mesi consecutivi di guadagni su base annua.
L'inventario totale delle abitazioni ammonta a 1,28 milioni di unità, in calo del 9,9% rispetto a ottobre e del 22% rispetto a un anno fa (1,64 milioni). L'invenduto si trova a un minimo storico di offerta di 2,3 mesi al ritmo di vendita attuale, in calo dai 2,5 mesi di ottobre e dai 3,7 di novembre 2019.
"Lo slancio positivo che i venditori di case stanno vedendo continuerà anche nel nuovo anno", ha previsto Yun, grazie al supporto dei tassi ipotecari bassi e della flessibilità del lavoro a distanza.