Economic news

04/01/2021 - StarNews – Zona euro, a dicembre Pmi manifatturiero finale a 55,2 punti da 53,8 di novembre

Nella zona euro, a dicembre il Pmi manifatturiero (destagionalizzato) finale si attesta a 55,2 punti da 55,5 della stima preliminare e 53,8 di novembre.

L’indice, pertanto, si è attestato per il sesto mese consecutivo sopra l’importante soglia neutra di non cambiamento dei 50 punti, che separa la crescita dalla contrazione, segnando il valore maggiore da maggio 2018. Malgrado i tre sottosettori abbiano registrato un miglioramento delle condizioni operative rispetto a novembre, i tassi di crescita sono risultati notevolmente differenti. I produttori dei beni di investimento hanno marcato il progresso maggiore, seguiti dal sottosettore dei beni intermedi, dove è anche stata riportata una forte crescita. Di contro, nel segmento dei produttori dei beni di consumo si è rilevata una crescita solo marginale.

Con il tasso di espansione migliore in quasi tre anni, la Germania ha ancora una volta trainato la crescita (58,3 punti, massimo in 34 mesi) con i Paesi Bassi, che hanno registrato la prestazione migliore in 27 mesi (58,2).

Anche l’Irlanda ha riportato una forte espansione (57,2), la maggiore in 5 mesi. Tutti gli altri Paesi coperti dall’indagine, durante l’ultimo mese, hanno osservato miglioramenti. Austria e Italia hanno indicato forti crescite (rispettivamente a 53,5 e 52,8, massimi in due mesi) rispetto a quelle molto più modeste di Francia (51,1, massimo in 2 mesi) e Spagna (51, massimo in due mesi). La Grecia è rimasta l’unica a riportare una contrazione (46,9, massimo in due mesi).

"Il settore manifatturiero dell’eurozona ha concluso il 2020 in maniera incoraggiante – ha commentato Chris Williamson, capo economista di Markit –. Ha riportato una delle crescite più veloci della produzione degli ultimi tre anni. Con l’inasprimento delle restrizioni anti-covid19 di fine anno, la forte prestazione del manifatturiero fornisce un quadro più contrastante rispetto alle chiusure dei primi mesi dell’anno. Le aziende del manifatturiero hanno fornito un supporto fondamentale all’economia, considerato che il settore dei servizi è stato colpito più duramente dalle misure di distanziamento sociale".

"La forte crescita di dicembre nel manifatturiero - ha aggiunto Williamson – si è materializzata soprattutto grazie alla forte espansione della domanda per i beni tedeschi, a sua volta agevolata dall’aumento delle esportazioni. Se un forte aumento è stato osservato anche nei Paesi Bassi e in Irlanda, questo è in parte il risultato della temporanea impennata della domanda proveniente dal Regno Unito prima della fine del periodo di transizione della Brexit”.

"Il livello occupazionale – prosegue l’economista – ha continuato a riportare tagli, secondo un andamento già visto nella crisi finanziaria globale, con il miglioramento del mercato del lavoro arrivato dopo l’aumento della produzione. Supponendo che la crescita della produzione continui, questa dovrebbe essere presto seguita dall’espansione dei livelli del personale. Di conseguenza, grazie alla capacità di ripresa del settore, pare che in questo quarto trimestre l’economia sarà colpita dalla pandemia con un’entità di gran lunga inferiore rispetto al declino senza precedenti del secondo trimestre”.

“Inoltre - conclude Williamson –, le previsioni per i prossimi dodici mesi ai livelli più alti in quasi tre anni suggeriscono che tale tendenza potrebbe estendersi al 2021. Tuttavia, l’aumento di diffusione del virus potrebbe nel breve termine ostacolare il commercio e, di conseguenza, contenere la crescita”.


Invia per E-mail stampa facebook Più Share on Google+ Share on LinkedIn