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23/04/2021 - StarNews – Zona euro, nella stima flash di aprile, Pmi composito a 53,7 punti da 53,2 di marzo. Nel dettaglio, manifatturiero a 63,3 da 62,5 e servizi a 50,3 da 49,6

Nella zona euro, il Pmi composito, sintesi dei settori manifatturiero e servizi, nella stima flash di aprile si attesta a 53,7 punti (massimo da 9 mesi) da 53,2 di marzo. Il dato, elaborato da Markit sulla base di circa l’85% del totale delle risposte del sondaggio, marca un miglioramento e si consolida sopra la soglia dei 50 punti, ben oltre le attese degli analisti di Star am, contenute nel Market movers settimanale (51,0 punti).

Nel dettaglio, l’indice del manifatturiero sale a 63,3 punti (record assoluto da giugno 1997) da 62,5 di marzo. Quello dei servizi, invece, torna in terreno positivo a 50,3 punti (massimo da 8 mesi) da 49,6 di marzo.

La produzione del settore, peraltro, si rafforza a 63,4 punti (record assoluto da giugno 1997) da 63,3 del mese precedente.

Ad aprile, dunque, l’attività economica dell’eurozona punta su livelli di crescita ancora più forti, registrando il tasso di incremento più rapido da luglio scorso, grazie all’espansione record della produzione manifatturiera accompagnata dal primo ritorno alla crescita del settore terziario dallo scorso agosto.

A guidare l’impennata è stata la Germania, il cui tasso di incremento ha solo leggermente rallentato rispetto al record assoluto di marzo, segnando il secondo valore storico più alto (composito a 56,0 da 57,3; manifatturiero a 66,4 da 66,6; servizi a 50,1 da 51,5). Anche la Francia ha registrato valori di crescita più lenti, segnando il secondo indice più alto degli ultimi tre anni (composito a 51,7 da 50,0; manifatturiero a 59,2 da 59,3; servizi a 50,4 da 48,2). Nel resto dell’eurozona, l’aumento della produzione manifatturiera ha toccato livelli record.

Altri indicatori dell’indagine hanno mostrato segnali promettenti per i mesi a venire. La crescita dei nuovi ordini dell’eurozona ha toccato il valore più alto da settembre 2018, con alla guida il manifatturiero, che ha marcato per il secondo mese consecutivo un valore record di incremento delle nuove commesse. Diversamente, il flusso degli ordini ricevuti dal terziario ha segnato la nona contrazione mensile consecutiva, avvicinandosi però sempre di più alla stabilizzazione.

“In un mese dove le misure di contenimento si sono intensificate per l’ennesima ondata di infezioni - commenta il capo economista di Ihs Markit, Chris Williamson –, l’economia dell’eurozona ha indicato un potenziale incoraggiante. Il settore dei servizi, malgrado sia stato ancora il più colpito dalle misure di restrizione, è tornato a crescere e le aziende si sono adattate a convivere con il virus, preparandosi a un futuro migliore”.

 “Al contempo – aggiunge l’economista –, il manifatturiero sta registrando un boom. La maggiore capacità di spesa precedentemente frenata, il rifornimento di giacenze, gli investimenti in nuovi macchinari e il crescente ottimismo hanno alimentato una nuova crescita record di produzione e nuovi ordini. Il forte aumento della domanda di materie prime continua a causare ritardi senza precedenti sulla catena di distribuzione, determinando il più rapido incremento dei costi aziendali in dieci anni".

“I prezzi al consumo – conclude Williamson –, dunque, si stimano in netta ascesa nei prossimi mesi, anche se l’entità della crescita dipenderà dalla forza della domanda e dalla condizione dell’offerta, fattori che, al momento, restano molto incerti”.


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