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30/11/2016 - StarNews – Il presidente della BCE, Draghi: “Le riforme strutturali sono necessarie e urgenti per la crescita della produttività"

“Le riforme strutturali sono necessarie e urgenti per la crescita della produttività e per far emergere le potenzialità inutilizzate del lavoro e dunque per evitare la stagnazione nel reddito pro-capite". Così il presidente della BCE, Mario Draghi, intervenuto a un convegno a Madrid.

“Alcune di queste misure – commenta Draghi -  potrebbero essere impopolari nel breve termine, in quanto potrebbero aumentare i livelli di disuguaglianza, ma sono l'unica via d'uscita da una situazione di lenta ripresa dell'economia europea".

"Eppure il ritmo delle riforme – rileva - sembra in rallentamento, i governi appaiono riluttanti a metterle in atto, malgrado gli evidenti benefici che portano e la loro urgenza".

Per Draghi, invece, il vero problema in Europa è più la bassa produttività che non la crescita dell'occupazione. Di qui l’esortazione ai governi europei ad adottare misure per aumentare la flessibilità del mercato del lavoro.

In una intervista al quotidiano spagnolo, El Pais, poi, Draghi ha messo in guardia sulle "incertezze politiche a livello mondiale”, in particolare su rallentamento della crescita cinese, Brexit e risultato a sorpresa delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. "Negli ultimi quattro anni – ricorda il capo dell’Eurotower - sono stati creati quattro milioni di posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è sceso dal 13% al 10%. Ma quanto peserà sulla ripresa economica l’incertezza politica, nel medio termine non è ancora chiaro".

Nell’area euro, comunque, rassicura Draghi, “la ripresa economica, per quanto modesta, è robusta. Stiamo crescendo e l'inflazione sta migliorando. Il Pil è tornato ai livelli pre-crisi, anche se abbiamo impiegato sette anni e mezzo".


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