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14/06/2017 - StarNews – Fed alza i tassi di interesse all'1-1,25%. Seconda stretta del 2017, la quarta da giugno 2016: "Calo dell'inflazione e risultati deludenti del I trimestre solo transitori"

Il Federal open market committee (Fomc) alza i tassi di interesse di 25 punti base, all'1-1,25% (per la prima volta dal 2008 sopra l'1%). È la seconda stretta del 2017, la quarta da giugno 2016.

La decisione del braccio di politica monetaria della Federal Reserve non è stata presa all'unanimità. Si è registrato il voto contrario di uno dei nove membri del Comitato, il presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari.

Come ampiamente atteso dal mercato, comunque, la Fed conferma la rotta di normalizzazione della politica monetaria. A fine anno, quindi, il Fed funds rate dovrebbe collocarsi tra l’1,25% e l’1,50% (1,375% la mediana delle indicazioni dei governatori), a fine 2018 tra il 2% e il 2,25% (2,125% la mediana) e a fine 2019 al 3%, che corrisponde al livello di lungo periodo, quello di equilibrio. Le indicazioni di marzo erano sostanzialmente identiche, si è solo ridotta l’incertezza dei componenti del Comitato.

La Fed lancia così un segnale di fiducia sullo stato di salute dell'economia statunitense. Ha considerato transitori, dunque, il calo dell’inflazione (a +1,7% a maggio l’indice Pce core annuale, l’indicatore più monitorato dalla banca centrale americana) e il risultato deludente del primo trimestre.

Non ha rivisto al ribasso, pertanto, le previsioni sulla crescita. Ha corretto solo quelle sull’inflazione del 2016, a +1,6% dal +1,9% di marzo. E soprattutto, non ha modificato

D’altra parte, l’istituto di Washington assicura che monitorerà “da vicino gli sviluppi dell'inflazione, scesa di recente su base annuale”. La dinamica, secondo il governatore dell’istituto, Janet Yellen, è riconducibile a fattori episodici, come il calo dei prezzi di piani telefonici e farmaci vendibili con ricetta medica”. La Fed, pertanto, stima una risalita dei prezzi al consumo e una stabilizzazione di essi intorno al 2% nei prossimi due anni.

Il mercato del lavoro, peraltro, appare "tonico", con un tasso di disoccupazione a maggio sceso al minimo da 16 anni, al 4,3%. Per Yellen, l’andamento positivo dell'economia americana lascia margini di manovra per procedere nella stretta di una politica monetaria che, comunque, resta accomodante.

Per la prima volta, nella nota ufficiale che accompagna la decisione, il Fomc ha annunciato anche l’avvio quest'anno di una riduzione graduale e prevedibile della dimensione del proprio bilancio.


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