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05/02/2018 - StarNews – BCE, Draghi: “Pil area euro sopra il potenziale e le previsioni, e occupazione al livello più alto dall'introduzione dell'euro. Inflazione vicina al target, anche se è presto per cantare vittoria”
“Il Pil dell'area euro sopra il potenziale, a +2,5% nel 2017 dall'1,7% previsto a dicembre 2016, e occupazione al livello più alto dall'introduzione dell'euro. L’inflazione è vicina al target, ma presto per cantare vittoria. Merito anche delle misure di politica monetaria dell'Eurotower, che hanno sostenuto soprattutto le piccole e medie imprese”. Così il presidente della BCE, Mario Draghi, inaugura il nuovo anno di audizioni al Parlamento europeo con un messaggio di fiducia.
"Anche se si è rafforzata la nostra fiducia che l'inflazione convergerà verso l'obiettivo" del 2% - precisa Draghi – dobbiamo ricordare che dopo un aumento al 2% all'inizio del 2017, da maggio l'inflazione fluttua tra 1,3% e 1,5%, ed è soggetta a nuovi venti contrari nati dalla recente volatilità nei tassi di cambio. Una situazione che, tra l'altro, ha implicazioni per le prospettive a medio termine che richiedono uno stretto monitoraggio".
Il presidente ha rassicurato anche sui tassi d'interesse: “Resteranno ai livelli attuali per un periodo esteso di tempo, e ben oltre l'orizzonte del programma di acquisto di asset".
Sul fronte della crescita, sottolinea che "l'espansione economica nella zona euro è robusta e ampiamente diffusa, e il grado di dispersione dei tassi di crescita fra i vari Paesi è ai livelli più bassi da 20 anni a questa parte. Di conseguenza, vediamo crescita positiva in oltre l'85% dei settori dell'economia dell'eurozona contro una media storica del 74%”.
“E anche l'occupazione – aggiunge -, in continua ripresa, ha raggiunto i livelli più alti dall'introduzione dell'euro. Il numero di persone occupate è aumentato di circa 7,5 milioni da quando ha toccato un minimo a metà 2013. I redditi delle famiglie aumentano. Importante il sostegno degli investimenti delle imprese, puntellati dalla crescente domanda da PAesi extra area euro".
Ma bisogna affrontare ancora, rileva Draghi, eredità ancora pesanti del passato, come gli stock di crediti deteriorati, evitando che se ne accumulino altri: “Servono sforzi aggiuntivi – afferma – di banche, supervisori, regolatori e legislatori, per creare un ambiente in cui gli npl possano essere smaltiti. Inoltre, va completata l'Unione bancaria con lo schema comune di garanzia sui depositi, perché tutti nella zona euro dovrebbero aver fiducia che i soldi nel proprio conto abbiano lo stesso livello di protezione. E va messo in campo anche il paracadute per il fondo salva-banche”.
Infine, il governatore mette in guardia dai possibili effetti negativi della riforma del fisco Usa: “Potrebbe scatenare una guerra fiscale globale a chi offre condizioni migliori alle imprese, erodendo così le basi imponibili dei Paesi Ue”.