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25/10/2018 - StarNews – BCE lascia i tassi di interesse invariati e vicini allo zero. Draghi: “Crescita più lenta ma ancora ben diffusa”

Nel meeting di politica monetaria, come previsto, il Consiglio direttivo della BCE lascia i tassi di interesse invariati: sulle operazioni di rifinanziamento principali allo 0,00%, sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e sui depositi nell’Eurotower a -0,40%.

Il board conferma anche i tassi di interesse di riferimento sui livelli attuali almeno fino all'estate del 2019 e, in ogni caso, finché sarà necessario, per assicurare lo stabile ritorno dell'inflazione ai livelli auspicati, ossia appena sotto il 2%.

Quanto alle misure di Qe, l’istituto ribadisce la volontà di concludere entro dicembre 2018 il programma di acquisto di asset, che attualmente prosegue a ritmo ridotto di 15 miliardi di euro al mese.

“I dati più recenti – rileva il presidente della BCE, Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa a margine della riunione - anche se più deboli, confermano un'espansione in corso e ben diffusa, e pressioni inflazionistiche in graduale rialzo per l'Eurozona. Di fronte a qualunque evenienza, peraltro, il Direttivo è pronto a regolare i propri strumenti per assicurare che l'inflazione continui a muoversi verso l'obiettivo - ha precisato - Ma ad ora i rischi per le prospettive economiche dell’area euro delineate dalla BCE restano ampiamente bilanciati".

Il numero uno della BCE, infine, ha ricordato le incertezze che possono inficiare lo scenario economico dell'Eurozona, in particolare la Brexit, la guerra commerciale e il “caso Italia”, sul quale però si è detto “fiducioso che si troverà un accordo".


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