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22/04/2016 - StarNews – L'Eurotower resta accomodante e lascia invariato il costo del denaro. Draghi chiude le polemiche: "BCE è indipendente. Abbiamo mandato per l'Eurozona, non per la Germania"

La BCE lascia invariato il costo del denaro. Nella riunione del Consiglio direttivo, infatti, l’istituto ha deciso di confermare gli attuali tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi nella banca centrale rispettivamente a zero, a -0,25% e, a -0,40%. Confermato anche il quantitative easing, dopo l'estensione a 80 miliardi annunciata a marzo.

Il presidente della BCE, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio, ha ribadito che i tassi di interesse resteranno su questi livelli, se non più bassi, ancora a lungo, sicuramente oltre il periodo degli acquisti di asset della BCE, che dureranno fino a fine marzo 2017 o oltre, finché non sarà raggiunto il target dell'inflazione. A giugno, poi, ha annunciato Draghi, partiranno nuove operazioni di rifinanziamento (TLTRO 2) anche sulle corporate.

I prezzi al consumo sono ancora troppo bassi e potrebbero anche tornare in negativo prima di rialzarsi. L’Eurotower, pertanto, intende continuare a monitorarne l'evoluzione e, se necessario, agirà utilizzando tutti gli strumenti disponibili secondo il suo mandato. Secondo le stime l'inflazione tornerà a salire nella seconda metà dell'anno e per tutto il 2017 e 2018.

Secondo il governatore, le ultime politiche monetarie hanno evitato il pericolo di turbolenze di lungo periodo e hanno contribuito a migliorare le condizioni di finanziamento a imprese e famiglie. Il Pil ha registrato una crescita grazie alla domanda domestica ma resta bloccato dalle esportazioni. Per questo e altri motivi, i rischi restano al ribasso.

"Le politiche monetarie – ha aggiunto - da sole non possono rilanciare l'economia, servono riforme strutturali e più sforzi nell'aumento della produttività e nelle creazione di posti di lavoro, che devono arrivare dall'Ue, ma anche dai singoli Stati. I tassi negativi funzionano e, senza la politica monetaria avviata nel 2012, oggi l'inflazione sarebbe negativa e la crescita ancora più debole, ma negli ultimi anni abbiamo agito quasi da soli".

Il Consiglio direttivo, ha riferito il numero uno della BCE, si è ritrovato unanime nel difendere la propria indipendenza. "Le nostre politiche monetarie sono condivise e difese dall'intero comitato. E non sono molto diverse da quelle che vengono attuate nella maggior parte del mondo. Funzionano ma bisogna dare loro tempo. Certo, con le riforme strutturali i loro effetti sarebbero più rapidi. Gli attacchi che arrivano alla BCE hanno solo l'effetto di minare la fiducia dei cittadini, ritardando i consumi e l'effetto delle nostre politiche. Un altro tipo di dibattito, invece, sarebbe utile per spiegare meglio le nostre politiche. Noi comunque obbediamo alle leggi, non ai politici. La Bce è indipendente. Abbiamo un mandato per l'Eurozona, non per la Germania". Replica così anche alle accuse rivolte all'istituzione monetaria da diversi politici tedeschi. Tra questi, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che aveva accusato la politica monetaria della BCE di essere per la Germania causa di problemi "straordinari".

Poi Draghi ha chiuso le polemiche, almeno per ora, sull'ipotesi dell'helicopter money – definita "assurda" dal governatore tedesco, Jens Weidmann - con la quale la BCE avrebbe potuto scavalcare gli istituti di credito e mettere denari freschi direttamente nelle tasche dei cittadini, per rilanciare domanda e prezzi: "Prima di tutto, ci sono difficoltà tecniche e legali, ma la verità è che non ne abbiamo mai discusso".

La reazione delle Borse alla decisione dell’istituto di Francoforte è stata molto moderata. Le principali borse del vecchio continente hanno archiviato la seduta sui livelli precedenti, nonostante le rassicurazioni di Draghi. Invariato il cambio Euro-Dollaro Usa, a 1,129. Oro in aumento (+0,75%) a 1.251,5 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde l'1,45% continuando a trattare a 43,54 dollari per barile.

Torna a scendere lo spread, di 3 punti base a 122, mentre il rendimento del Btp a 10 anni si attesta all'1,45%.

Tra le principali Borse europee, poco mossa Francoforte, che mostra un +0,14%, in calo Londra, a -0,45%, invariata Parigi, a -0,2%, in lieve aumento Milano, a +0,40% (quarto rialzo consecutivo da lunedì scorso).


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