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31/01/2019 - StarNews – Usa, Fed più accomodante lascia tassi invariati. Il governatore Powell: “Economia Usa continuerà a crescere nel 2019 ma meno del 2018”

Non riserva sorprese l’ultima riunione di politica monetaria della Federal reserve. Come previsto, l’istituto ha lasciato i tassi invariati, a fronte di un peggioramento dello scenario economico globale.

L'ultimo rialzo del costo del denaro negli Usa risale al 19 dicembre scorso, quando i tassi di interesse salirono tra il 2,25% e il 2,5%.

Nel comunicato finale che accompagna la decisione, la Fed si mostra anche più accomodante. Assicura un approccio “prudente" nel decidere i futuri rialzi dei tassi di interesse e si dice pronta ad aggiustare il processo di normalizzazione del bilancio, a seconda delle necessità, esploso a 4.500 miliardi di dollari con le misure straordinarie varate durante la crisi.

L'istituto guidato da Jerome Powell, inoltre, ha eliminato dal comunicato anche l'espressione "ulteriori graduali rialzi dei tassi”.

"L'economia americana sta bene - ha detto Powell nell'intervento a margine del meeting - Continuerà a crescere a un tasso solido nel 2019, ma meno del 2018, anche alla luce del rallentamento di Cina ed Europa”.

Altro fattore di incertezza è la Brexit. Se sarà “hard” o senza accordo, secondo Powell penalizzerà anche l'economia statunitense, perchè potrà causare tensioni finanziarie.

Sul fronte interno, invece, il presidente della Fed ha avvertito che un altro shutdown potrebbe lasciare ferite permanenti sull'economia. Quanto alla paralisi dell'Amministrazione Trump, da poco chiusa, Powell prevede impatterà sul Pil del primo trimestre ma sarà seguita da un recupero.


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