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22/04/2021 - StarNews – BCE, tassi di interesse ancora ai minimi storici e accelerazione degli acquisti del Pepp rispetto ai primi mesi dell'anno. Lagarde: "È ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario per sostenere economica e inflazione"

La BCE, nell’ultima riunione di politica monetaria, lascia i tassi di interesse ai minimi storici e prevede un’accelerazione rispetto ai primi mesi dell'anno degli acquisti del Piano anti pandemico (Pepp), da condurre in modo molto flessibile. Conferma anche gli altri strumenti, ossia il Piano Qe da 20 miliardi necessario a rafforzare l'impatto della politica dei tassi e le aste Omt.

Più nel dettaglio, l’istituto di Francoforte ha lasciato il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali a zero, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale a +0,25% e quello sui depositi a -0,50%. E su questi livelli resteranno, hanno precisato dall’Eurotower, finché l’inflazione non convergerà saldamente sul target, ossia appena sotto il 2%, e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo.

Il Consiglio direttivo ha assicurato anche che continuerà a condurre gli acquisti "in maniera flessibile" nell’ambito del Pepp.

Gli acquisti netti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (PAA) proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, finché necessario per rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento. E termineranno verosimilmente poco prima dell’innalzamento dei tassi di riferimento della BCE.

Infine, il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento, che svolgono un ruolo cruciale nel sostenere il credito bancario a imprese e famiglie.

"È ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario – ha spiegato in conferenza stampa la presidente della BCE, Christine Lagarde - per sostenere l'attività economica e la robusta convergenza dell'inflazione a livelli inferiori, ma vicini, al 2% nel medio termine".

La numero uno dell'Eurotower, inoltre, ha sottolineato che nella riunione di oggi "non è stato discusso alcun phasing out (uscita dal programma, ndr). Continueremo a effettuare acquisti netti nell'ambito del Pepp con una dotazione totale di 1.850 miliardi di euro almeno fino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, fino a quando il Consiglio direttivo non giudicherà terminati gli effetti della pandemia".

"L'inflazione annua nell'area euro – ha aggiunto - è aumentata dell'1,3% a marzo 2021 da +0,9% di febbraio, a causa di un forte rincaro dell'energia, che ha più che compensato il deprezzamento degli alimentari e il calo dell'inflazione Hicp esclusi i prodotti energetici e alimentari. È probabile che l'inflazione complessiva aumenti ulteriormente nei prossimi mesi, ma si prevede una certa volatilità durante l'anno, perturbata da vari fattori temporanei. Svanito l'impatto della pandemia, il venir meno dell'elevato livello di allentamento, sostenuto da politiche fiscali e monetarie accomodanti, contribuirà a un graduale aumento dell'inflazione nel medio termine”.

Infine, Lagarde ha messo in guardia i vari Paesi dell’area da un ritiro prematuro del sostegno fiscale: “Rischierebbe di ritardare la ripresa e di amplificare cicatrici a lungo termine – ha ammonito -. Le politiche fiscali nazionali devono continuare a sostenere tempestivamente imprese e famiglie più esposte alla pandemia e alle misure di contenimento".


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