Financial news

10/06/2021 - StarNews – BCE, confermati orientamento molto accomodante, tassi di interessi ai minimi, Pepp e le altre misure di Qe. Lagarde ottimista: "La crescita accelererà nella seconda metà del 2021”

"La crescita accelererà nella seconda metà del 2021, grazie ai progressi nelle campagne di vaccinazione e all'ulteriore allentamento delle misure di contenimento. Nel medio termine, la ripresa dell'economia dell'area euro prevediamo sarà sostenuta da una domanda interna e mondiale più forte, e dal continuo sostegno delle politiche monetaria e fiscale". È quanto rilevato dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, nella conferenza stampa a margine della riunione di politica monetaria dell’istituto, che ha confermato tutti gli strumenti attualmente in piedi: tassi acquisti asset (20 miliardi) e Piano anti-pandemico (Pepp), con la dotazione finanziaria di 1.850 miliardi. Un orientamento molto accomodante, tassi di interessi ai minimi, Pepp e le altre misure di Qe.

Il Consiglio direttivo, in particolare, ha deciso di confermare i tassi di interesse ai minimi storici, mantenendo quelli principali (Repo) a zero, sulle operazioni di rifinanziamento marginale a 0,25% e sui depositi a -0,50%. E su questi livelli, sottolinea il Board, resteranno "finché non si vedranno convergere le prospettive di inflazione saldamente appena sotto il 2% nel suo orizzonte di proiezione e finché tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo".

Confermati, come detto, gli acquisti nell'ambito del Piano per l’emergenza pandemica (Pepp), che ha validità sino a fine marzo 2022. Sarà in vigore, riferisce la BCE, "in ogni caso, finché non si riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus, mentre il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp sarà reinvestito almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del Pepp sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria". Gli acquisti, si sottolinea, saranno condotti nel prossimo trimestre "a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno, anche se in maniera flessibile, in base alle condizioni di mercato, per evitare inasprimenti delle condizioni di finanziamento". "La flessibilità degli acquisti nel tempo, fra le varie classi di attività e i vari Paesi – spiegano dall'Eurotower - continuerà a sostenere l’ordinata trasmissione della politica monetaria” “Non sarà necessario utilizzare appieno tutta la dotazione in caso di condizioni favorevoli – si precisa -, ma sarà anche possibile ricalibrarla per preservare condizioni di finanziamento favorevoli che contribuiscano a contrastare lo shock negativo della pandemia sul profilo dell’inflazione".

L'Istituto mantiene gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (Paa) a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Anche questa misura sarà confermata, riportano dal board, "finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che terminerà poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della BCE". Il Consiglio, inoltre, intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Paa per un prolungato periodo di tempo dopo la data di inizio dell’innalzamento dei tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Infine, il direttivo ha prospettato ancora abbondante liquidità con le sue operazioni di rifinanziamento. “La liquidità ottenuta tramite la terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Omrlt-III) - sottolinea - svolge un ruolo cruciale nel sostenere il credito bancario a imprese e famiglie".

 Lo staff della BCE nel 2021 prevede una crescita del 4,6%, nel 2022 del 4,7% e nel 2023 del 2,1%, con una piccola revisione al rialzo nei primi due anni della serie rispetto alle stime di marzo.

Rivista al rialzo l'inflazione per il 2021 all'1,9% e per il 2022 all'1,5%, mentre si conferma per il 2023 all'1,4%.

Per Lagarde, i rischi delle prospettive di crescita sono "ampiamente bilanciati". A proposito della recente accelerazione dell'inflazione, invece, ha affermato che è in gran parte riconducibile al rincaro dell’energia e ai colli di bottiglia emersi sul fronte della fornitura di materie prime, ma il livello dei prezzi sottostante resta piuttosto basso, a causa della debolezza dei salari.

"In questo scenario - ha spiegato il capo dell'Istituto - le nostre misure aiutano a preservare condizioni di finanziamento favorevoli per tutti i settori dell'economia, necessarie per una ripresa economica sostenuta e per salvaguardare la stabilità dei prezzi".

 

"Continueremo anche a monitorare l'evoluzione del tasso di cambio - ha aggiunto - per le possibili ripercussioni sull’inflazione a medio termine. Siamo pronti ad adeguare tutti i nostri strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l'inflazione si muova verso il nostro obiettivo in modo duraturo, in linea con il nostro impegno alla simmetria".

 

"Le nostre misure, insieme alle misure adottate dai governi nazionali e da altre istituzioni europee - ha detto - restano essenziali per sostenere il prestito bancario e l'accesso ai finanziamenti, in particolare per le persone più colpite dalla pandemia”. In tema di politiche fiscali, ha auspicato un orientamento di bilancio ancora ambizioso e coordinato, poiché un ritiro prematuro dei sostegni rischierebbe di indebolire la ripresa e di amplificare gli effetti nel lungo termine. Le politiche fiscali nazionali, quindi, dovrebbero continuare a fornire un supporto tempestivo a imprese e famiglie, più esposte alla pandemia e alle conseguenti misure di contenimento. “Al contempo – ha avvertito -, le misure di bilancio dovrebbero rimanere temporanee, anticicliche e mirate, per affrontare efficacemente le vulnerabilità e sostenere una rapida ripresa dell'economia della zona euro".

 

Il Consiglio direttivo della BCE, infine, ha ribadito il ruolo chiave del pacchetto Next Generation EU e ha invitato gli Stati membri a impiegare i fondi in modo produttivo, assieme a politiche strutturali a favore della produttività.

StarNews – BCE, confermati orientamento molto accomodante, tassi di interessi ai minimi, Pepp e le altre misure di Qe. Lagarde ottimista:

"La crescita accelererà nella seconda metà del 2021, grazie ai progressi nelle campagne di vaccinazione e all'ulteriore allentamento delle misure di contenimento. Nel medio termine, la ripresa dell'economia dell'area euro prevediamo sarà sostenuta da una domanda interna e mondiale più forte, e dal continuo sostegno delle politiche monetaria e fiscale". È quanto rilevato dalla presidente della BCE, Christine Lagarde, nella conferenza stampa a margine della riunione di politica monetaria dell’istituto, che ha confermato tutti gli strumenti attualmente in piedi: tassi acquisti asset (20 miliardi) e Piano anti-pandemico (Pepp), con la dotazione finanziaria di 1.850 miliardi. Un orientamento molto accomodante, tassi di interessi ai minimi, Pepp e le altre misure di Qe.

Il Consiglio direttivo, in particolare, ha deciso di confermare i tassi di interesse ai minimi storici, mantenendo quelli principali (Repo) a zero, sulle operazioni di rifinanziamento marginale a 0,25% e sui depositi a -0,50%. E su questi livelli, sottolinea il Board, resteranno "finché non si vedranno convergere le prospettive di inflazione saldamente appena sotto il 2% nel suo orizzonte di proiezione e finché tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo".

Confermati, come detto, gli acquisti nell'ambito del Piano per l’emergenza pandemica (Pepp), che ha validità sino a fine marzo 2022. Sarà in vigore, riferisce la BCE, "in ogni caso, finché non si riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus, mentre il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp sarà reinvestito almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del Pepp sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria". Gli acquisti, si sottolinea, saranno condotti nel prossimo trimestre "a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi dell’anno, anche se in maniera flessibile, in base alle condizioni di mercato, per evitare inasprimenti delle condizioni di finanziamento". "La flessibilità degli acquisti nel tempo, fra le varie classi di attività e i vari Paesi – spiegano dall'Eurotower - continuerà a sostenere l’ordinata trasmissione della politica monetaria” “Non sarà necessario utilizzare appieno tutta la dotazione in caso di condizioni favorevoli – si precisa -, ma sarà anche possibile ricalibrarla per preservare condizioni di finanziamento favorevoli che contribuiscano a contrastare lo shock negativo della pandemia sul profilo dell’inflazione".

L'Istituto mantiene gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto di attività (Paa) a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro. Anche questa misura sarà confermata, riportano dal board, "finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che terminerà poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della BCE". Il Consiglio, inoltre, intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Paa per un prolungato periodo di tempo dopo la data di inizio dell’innalzamento dei tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Infine, il direttivo ha prospettato ancora abbondante liquidità con le sue operazioni di rifinanziamento. “La liquidità ottenuta tramite la terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Omrlt-III) - sottolinea - svolge un ruolo cruciale nel sostenere il credito bancario a imprese e famiglie".

 Lo staff della BCE nel 2021 prevede una crescita del 4,6%, nel 2022 del 4,7% e nel 2023 del 2,1%, con una piccola revisione al rialzo nei primi due anni della serie rispetto alle stime di marzo.

Rivista al rialzo l'inflazione per il 2021 all'1,9% e per il 2022 all'1,5%, mentre si conferma per il 2023 all'1,4%.

Per Lagarde, i rischi delle prospettive di crescita sono "ampiamente bilanciati". A proposito della recente accelerazione dell'inflazione, invece, ha affermato che è in gran parte riconducibile al rincaro dell’energia e ai colli di bottiglia emersi sul fronte della fornitura di materie prime, ma il livello dei prezzi sottostante resta piuttosto basso, a causa della debolezza dei salari.

"In questo scenario - ha spiegato il capo dell'Istituto - le nostre misure aiutano a preservare condizioni di finanziamento favorevoli per tutti i settori dell'economia, necessarie per una ripresa economica sostenuta e per salvaguardare la stabilità dei prezzi".

 

"Continueremo anche a monitorare l'evoluzione del tasso di cambio - ha aggiunto - per le possibili ripercussioni sull’inflazione a medio termine. Siamo pronti ad adeguare tutti i nostri strumenti, a seconda dei casi, per garantire che l'inflazione si muova verso il nostro obiettivo in modo duraturo, in linea con il nostro impegno alla simmetria".

 

"Le nostre misure, insieme alle misure adottate dai governi nazionali e da altre istituzioni europee - ha detto - restano essenziali per sostenere il prestito bancario e l'accesso ai finanziamenti, in particolare per le persone più colpite dalla pandemia”. In tema di politiche fiscali, ha auspicato un orientamento di bilancio ancora ambizioso e coordinato, poiché un ritiro prematuro dei sostegni rischierebbe di indebolire la ripresa e di amplificare gli effetti nel lungo termine. Le politiche fiscali nazionali, quindi, dovrebbero continuare a fornire un supporto tempestivo a imprese e famiglie, più esposte alla pandemia e alle conseguenti misure di contenimento. “Al contempo – ha avvertito -, le misure di bilancio dovrebbero rimanere temporanee, anticicliche e mirate, per affrontare efficacemente le vulnerabilità e sostenere una rapida ripresa dell'economia della zona euro".

 

Il Consiglio direttivo della BCE, infine, ha ribadito il ruolo chiave del pacchetto Next Generation EU e ha invitato gli Stati membri a impiegare i fondi in modo produttivo, assieme a politiche strutturali a favore della produttività.


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