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24/01/2022 - StarNews – Usa, a gennaio stima flash del Pmi composito a 50,8 da 57,0 di dicembre. Nel dettaglio, manifatturiero a 55,0 punti da 57,7, servizi a 50,9 da 57,6

Negli Usa, il Pmi composito di gennaio, nella stima flash, crolla a 50,8 punti (minimo da 18 mesi) da 57,0 di dicembre.

Il dato, pubblicato da Markit, resta peraltro sopra la soglia dei 50 punti, oltre la quale segnala l’espansione dell’attività.

La voce della produzione decelera a 50,3 (minimo da 19 mesi) da 53,8 di dicembre. L’indice del manifatturiero si indebolisce a 55,0 punti (minimo da 15 mesi) da 57,7 del mese precedente, mentre quello dei servizi si contrae a 50,9 punti (minimo da 18 mesi) da 57,6 di dicembre.

“L'aumento dei contagi – ha commentato Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit – ha portato l'economia statunitense vicina a una battuta d'arresto all'inizio dell'anno. Le imprese

sono state fermate dal peggioramento dei ritardi della catena di approvvigionamento, dalle carenze di personale e da nuove restrizioni contro la diffusione della variante Omicron”.

“Tuttavia – aggiunge Williamson -, la produzione è stata inficiata da Omicron molto più della domanda, con una robusta crescita di nuovi affari che suggerisce una ripresa della crescita non appena le restrizioni saranno allentate. Inoltre, anche se il ritmo della crescita economica è frenato dalla persistenza di ritardi nella catena delle forniture, il deterioramento di quest’ultima è diminuito rispetto a gran parte della seconda metà dello scorso anno. Ciò ha contribuito, a sua volta, ad spingere nel settore manifatturiero l'ottimismo per l'anno a venire ai livelli più alti da oltre un anno, e ha anche contribuito a una forte frenata dei prezzi delle materie prime. Pertanto - conclude l'economista –, nonostante il sondaggio indichi un inizio anno deludente, si intravedono segnali incoraggianti per le prospettive di breve termine”.


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