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05/04/2022 - StarNews – Usa, Ism non manifatturiero a marzo a 58,3 punti da 56,5 di febbraio. Pmi S&P Global dei servizi definitivo, a 58,0 punti da 56,5. Composito a 57,7 da 55,9
Negli Usa, l’Ism non manifatturiero a marzo sale a 58,3 punti dai 58,0 stimati nel Market movers settimanale e dai 56,5 di febbraio.
Il dato, elaborato dall'Institute for Supply Management, peraltro, si consolida COSì in territorio di espansione, oltre la soglia dei 50 punti.
Tra le componenti dell'indice, quella sull'attività aziendale è salita a 55,5 punti dai 55,1 del mese precedente e quella sugli ordini a 60,1 da 56,1. La componente dell'occupazione si è rafforzata a 54 punti da 48,5, mentre quella sui prezzi si è attestata a 83,8 da 83,1.
Anche l'indice Pmi dei servizi definitivo, elaborato da S&P Global (Markit), a febbraio accelera a 58,0 punti da 58,9 della stima preliminare e 56,5 del mese precedente. L'indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori d’acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita più forte e si consolida ben oltre la soglia dei 50 punti.
L'indice composito, che sintetizza servizi e manifatturiero, si attesta a 57,7 punti dai 58,5 della lettura preliminare e 55,9 del mese precedente.
"L'attività commerciale nel settore dei servizi – ha commentato Chris Williamson, capo economista di S&P Global - a marzo ha beneficiato dell'allentamento delle restrizioni anti covid, riacquistando un forte slancio dopo il rallentamento indotto da omicron osservato all'inizio dell'anno. La domanda di servizi, infatti, sta crescendo così rapidamente che le aziende faticano sempre più a tenere il passo con gli ordini dei clienti, portando al più grande aumento degli arretrati di lavoro registrato dall'inizio dell'indagine nel 2009".
"Tuttavia – rileva Williamson -, mentre questo suggerisce che le aziende hanno un buon portafoglio ordini per sostenere una forte produzione nei prossimi mesi, il rovescio della medaglia è un'ulteriore pressione al rialzo sui prezzi, in quanto la domanda supera l'offerta. Con i costi delle aziende gonfiati dall'impennata dei prezzi di energia, carburante e altre materie prime, oltre all'aumento dei salari, i prezzi praticati per i servizi stanno aumentando a un ritmo senza precedenti".
"L'inflazione dei prezzi al consumo - ha concluso l'economista - sembra dunque destinata ad accelerare ulteriormente mentre ci addentriamo in primavera”.