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14/04/2022 - StarNews – Riunione mensile BCE: tassi invariati, Pepp fino al 2024, Paa forse fino al terzo trimestre. Ma Lagarde assicura ancora ampia flessibilità

Nella riunione di politica monetaria di marzo la BCE lascia i tassi di interesse invariati, allo 0,00% sulle operazioni di rifinanziamento principali, allo 0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e al -0,50% sui depositi presso la banca centrale. L’istituto di Francoforte, peraltro, ha ribadito che ogni modifica dei tassi sarà graduale e avverrà solo qualche tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività nel quadro del Programma di acquisto di attività (Paa).

Riguardo a questi ultimi, il Consiglio direttivo ha ritenuto che i dati pervenuti dopo l'ultima riunione "rafforzino la sua aspettativa che gli acquisti netti del Paa finiranno nel terzo trimestre". Nel frattempo si profilano pari a 40 miliardi di euro ad aprile, 30 miliardi di euro a maggio e 20 miliardi di euro a giugno.

Ma la politica monetaria dell’istituto sarà correlata anche ai nuovi dati. E l'andamento dell'economia "dipenderà in maniera cruciale dall'evoluzione del conflitto, dall’impatto delle sanzioni vigenti e da eventuali ulteriori misure". Secondo la BCE, l'inflazione è aumentata in modo sensibile e rimarrà elevata nei prossimi mesi in molti settori, soprattutto a causa del forte rincaro dell'energia.

Quanto al Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (Pepp), il direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza almeno sino alla fine del 2024. E in caso di ulteriore frammentazione del mercato connessa alla pandemia, i reinvestimenti potranno essere rimodulati in qualsiasi momento, nelle varie classi di attività e nei vari Paesi.

Nella conferenza stampa seguita alla riunione, la presidente dell'Eurotower, Christine Lagarde, ha ribadito che "la BCE manterrà la più ampia flessibilità nelle decisioni di politica monetaria, legate ai dati economici e dall'evolvere della situazione, soprattutto alla luce del conflitto in Ucraina e delle sanzioni contro la Russia, elementi di grande incertezza per le previsioni economiche".


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