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21/09/2016 - StarNews – La Fed non cambia nulla ma considera rafforzate le condizioni per un rialzo dei tassi

La Federal Reserve non cambia nulla ma considera rafforzate le condizioni per  un rialzo dei tassi.

Come previsto dai mercati, infatti, il Fomc (Federal Open Market Committee), il comitato esecutivo della Fed, con sette voti a favore e tre contro, ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati tra lo 0,25% e lo 0,50%. L’ultimo rialzo dei Fed Funds da parte dell’istituto risale a dicembre. Ed è stato anche il primo dal 2006.

Nel consueto comunicato successivo alla riunione di politica monetaria, la Fed definisce “rafforzate” le condizioni per un rialzo dei tassi ma ha ritenuto opportuna, al momento, una strategia ancora attendista. L’istituto considera i rischi per l’economia “grosso modo bilanciati”, pur avendo tagliato le previsioni sul Pil statunitense per il 2016 da +2% a +1,8%, e rivisto le stime sull’inflazione per quest’anno dall’1,4% all’1,3%.

Per il 2017, la Fed prevede due rialzi dei tassi anziché tre come prospettato in precedenza. Il target di lungo termine per i Fed Funds è stato tagliato dal 3% al 2,9%.

Si dice “soddisfatta di come sta andando", la presidente della Fed, Janet Yellen, nella conferenza stampa al termine della riunione del Fomc. Alla chairwoman, sembra appropriato un "aumento graduale e un conseguente approccio cauto alla progressiva riduzione della politica monetaria accomodante. La strategia monetaria americana non è su una via prefissata".

“L’inflazione – rileva Yellen - dovrebbe raggiungere il target del 2% entro due o tre anni, mentre il mercato del lavoro si sta rafforzando. In questo contesto l'attuale politica monetaria che è modestamente accomodante, dovrebbe contribuire a fare andare la congiuntura verso gli obiettivi prefissati".

Resta aperto, tuttavia, il dibattito sulla tempistica dei futuri rialzi. "Tra i membri dell'istituto – riferisce  la numero uno della Fed - c'è meno disaccordo di quanto i discorsi pubblici dei governatori facciano pensare".

La decisione della Fed, per quanto attesa, ha galvanizzato le principali borse asiatiche. Chiusa Tokyo per festività, positive, tra le altre, Shanghai dello 0,54%, Shenzhen dello 0,63%, Seul del +0,85% e Taiwan del +0,07%. 


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