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10/03/2016 - StarNews – Draghi: “Contro una ripresa ancora debole, revisione totale Qe e nuove azioni”

"La ripresa c’è ma è ancora troppo debole". A dirlo è il presidente della BCE, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del consiglio mensile sui tassi dell’istituto, supportato dagli ultimi dati macro dell’eurozona: a febbraio, ad esempio, l’inflazione è tornata in territorio negativo per la prima volta da settembre, mentre il Pmi composite è sceso a 53 punti da 53,6 di gennaio, picco minimo degli ultimi 13 mesi.

Per questo l'Istituto di Francoforte, ha riferito Draghi, "ha condotto una revisione totale del programma di quantitative easing. Le nuove azioni rafforzeranno la trasmissione della politica monetaria".

"I tassi di rifinanziamento della BCE - ha aggiunto - resteranno ai livelli attuali o a livelli ancora più bassi, per un periodo esteso e oltre la scadenza temporale del quantitative easing. E il piano di acquisti di titoli potenziato e ampliato dalla BCE proseguirà se necessario oltre la scadenza prevista di marzo 2017, così da agevolare la ripresa economica e accelerare il ritorno dell'inflazione vicino ma sotto il 2%". 

L’Eurotower ha anche rivisto al ribasso le stime di crescita e di inflazione. In particolare, il livello dei prezzi nel 2016 si stima a +0,1% da +1,0% delle ultime proiezioni (di inizio dicembre), nel 2017 a +1,3% dal precedente +1,6%. Francoforte ha fornito anche la prima indicazione sull'inflazione del 2018, a +1,6%. Quanto al Pil della zona euro, nel 2016 ha previsto una crescita dell'1,4% dall'1,7% di dicembre, nel 2017 dell’1,7% da +1,9%, nel 2018 (prima previsione) dell’1,8%. 

"Non possiamo tagliare all'infinito senza conseguenze per le banche", ha però precisato il governatore. Per questo ha definito cruciale anche il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita e ha chiesto ai governi dei Paesi membri dell’eurozona di accelerare sulle riforme strutturali e spingere per la creazione di nuovi posti di lavoro.


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