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06/04/2017 - StarNews – BCE, Draghi gela le aspettative di un rialzo dei tassi nell'eurozona o di altre mosse per uscire dall'attuale politica ultra espansiva

Acquisto di obbligazioni almeno fino a dicembre e tassi ai minimi anche oltre per stimolare l'inflazione. Così, confermando lo status quo, il presidente della BCE, Mario Draghi, alla Conferenza "The ECB and Its Watchers" organizzata dal Center for Financial Studies at Goethe University, ha gelato le aspettative di un rialzo dei tassi nell'Eurozona, o di altre mosse per uscire dall'attuale politica ultra espansiva.

"Non vedo ragioni per modificare le indicazioni che abbiamo sempre inserito nel comunicato introduttivo delle nostre conferenze stampa - ha precisato - Prima di apportare qualunque modifica all'attuale corso Bce (tassi di interesse, acquisto titoli e forward guidance) c'è ancora bisogno di creare un clima di fiducia, per cui l'inflazione raggiungerà il nostro obiettivo nel medio termine e resterà a quel livello anche in un contesto di politica monetaria meno accomodante".

"Nonostante i rialzi dell'inflazione è chiaramente troppo presto per dichiarare vittoria – ha proseguito - L’inflazione resta subordinata a un notevole grado di accomodamento monetario. L'attuale orientamento di politica monetaria è determinato dall'interazione tra tutti i tre principali strumenti di politica: i tassi di interesse, gli acquisti di asset e prospettive di entrambe. La BCE deve essere sufficientemente sicura che l'inflazione converga davvero verso l'obiettivo del 2% e che riesca a restare a questi livelli anche con condizioni di politica monetaria meno espansive". Il capo dell'Eurotower delude dunque gli auspici, ventilati qualche settimana fa, dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che aveva chiesto una riduzione del Quantitative easing portato avanti dalla BCE.

Non solo. Per il numero uno dell'Eurotower permangono "rischi al ribasso sulle prospettive di crescita", alimentati da fattori geopolitici. E "ancora oggi l'eredità della crisi finanziaria pesa sulla ripresa e lo scenario globale resta incerto".

Non mancano però i segnali di ottimismo: “Siamo fiduciosi sul fatto che la nostra linea stia funzionando. La ripresa sta migliorando e guadagna forza – ha detto – Sta beneficiando soprattutto dal circolo virtuoso fra consumi in rialzo, crescita dell'occupazione e redditi da lavoro".

In giornata si attendono i verbali dell'ultimo Consiglio direttivo della BCE.


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