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12/07/2018 - StarNews – Verbali dell’ultimo meeting: nel Direttivo BCE piena unanimità sull'exit strategy

Nei verbali dell’ultimo meeting, pubblicati oggi, emerge piena unanimità sull'exit strategy tra gli esponenti del Direttivo BCE, ossia il presidente e gli altri 4 membri del Comitato esecutivo, più i 19 governatori delle banche centrali dell'Unione valutaria.

Si dissipano, dunque, le divergenze emerse all'interno del board nei mesi passati sumodalità e tempi attraverso cui procedere alla progressiva chiusura del Qe.

Un’ampia convergenza si è raggiunta anche sul punto meno scontato, quello di lasciare formalmente "aperto" il finale degli acquisti netti di titoli. "Date la prevalenti incertezze - si legge nelle minutes - è stato ritenuto prudente lasciare la fine degli acquisti netti condizionata all'arrivo di dati che confermino le prospettive di medio termine di inflazione".

Nell’incontro, tenutosi in trasferta a Riga gli scorsi 13 e 14 giugno, si è deciso così la prima fase di uscita dai massicci stimoli monetari, che secondo i banchieri centrali era già stata scontata in modo diffuso dalle stime dei mercati. In particolare, il board aveva previsto tassi su livelli pari a quelli attuali almeno fino a settembre 2019 e in ogni caso per il tempo necessario a garantire che l'evoluzione dell'inflazione resti allineata alle attuali aspettative di un percorso di aggiustamento sostenibile verso il target del 2%, e, riguardo alle misure non convenzionali di politica monetaria, aveva confermato acquisti netti di attività all’attuale ritmo mensile di 30 miliardi di euro sino a fine di settembre prossimo. In seguito, in base alle future prospettive di inflazione a medio termine, il ritmo aveva annunciato una riduzione degli acquisti a 15 miliardi di euro fino a fine dicembre 2018, destinati poi ad esaurirsi definitivamente oltre questa data.


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