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26/11/2018 - StarNews – Draghi conferma fine del Qe a dicembre e intravede “rischi per l'eurozona da politiche interne insostenibili”

Il Quantitative easing finirà a dicembre. Lo ha confermato il presidente della BCE, Mario Draghi, davanti al Parlamento europeo.

“Il programma di acquisto di titoli di Stato – ha detto - è ancora richiesto. Ma i recenti sviluppi confermano le valutazioni del Board sulle prospettive a medio termine dell'inflazione”. La BCE, pertanto conferma che "gli acquisti di asset si fermeranno a dicembre 2018, sempre che i prossimi dati confermino le valutazioni degli esperti dell'istituto centrale.

"Al contempo – aggiunge Draghi - le incertezze impongono pazienza, prudenza e persistenza nel calibrare la nostra politica monetaria, quindi uno stimolo significativo è ancora richiesto".

Per il capo dell'Eurotower, il rallentamento in corso in Europa "può essere temporaneo. I dati disponibili dalla mia ultima visita a settembre sono stati più deboli delle attese. Un graduale rallentamento è normale mentre l'espansione matura e la crescita converge verso il potenziale di lungo termine. Ma pesano i rischi legati al protezionismo, la vulnerabilità nei mercati emergenti e la volatilità nei mercati finanziari ".

Il presidente della BCE, infine, ha rilevato i rischi per l'eurozona legati a politiche interne insostenibili, in riferimento agli attriti tra Roma e Bruxelles sulla Manovra di Bilancio italiana.

"L'area euro – ha detto Draghi - può essere esposta a rischi di politiche domestiche insostenibili che portano a debiti troppo alti, vulnerabilità del settore finanziario e mancanza di competitività e che possono contagiare Paesi con fragilità simili o forti legami con quelli dove il rischio è originato. In definitiva, conducono ad aggiustamenti socialmente dolorosi e finanziariamente costosi che possono minare la coesione dell'Unione monetaria". Malgrado ciò, Draghi si è detto fiducioso sulla possibilità che Italia e Unione europea raggiungano un accordo.


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