Financial news

07/03/2019 - StarNews – BCE, tassi di interesse fermi a zero per tutto il 2019 e nuove misure di stimolo con aste Tltro. Draghi: “Crescita economica più debole del previsto per protezionismo, Brexit, mercati asiatici, Italia e settore auto tedesco”

Tassi di interesse fermi a zero per tutto il 2019 e nuove misure di stimolo con le aste Tltro. È quanto ha annunciato la BCE al termine della riunione di politica monetaria del suo Consiglio direttivo, per rispondere alla fase di rallentamento dell'economia.

In particolare, i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali rimarranno invariati a zero, sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e sui depositi presso la banca centrale a -0,40%.

Cambia, invece, la prospettiva. Il direttivo, infatti, prevede che i tassi d'interesse rimarranno ai livelli attuali almeno fino alla fine del 2019 e non più solo fino alla prossima estate, e in ogni caso per tutto il tempo necessario a garantire la costante convergenza dell'inflazione a livelli inferiori, ma vicini a 2% nel medio termine.

 Quanto alle misure non convenzionali di politica monetaria, il direttivo intende continuare a reinvestire tutto il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività ancora a lungo, oltre la data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Altra novità, il lancio di una nuova serie di aste a più lungo termine (Tltro-III), a partire da settembre 2019 e fino a marzo 2021, con scadenza a due anni, per "contribuire a garantire prestiti bancari a condizioni favorevoli e regolare trasmissione della politica monetaria”.

In particolare, le banche avranno il diritto di prendere in prestito ad ogni asta fino al 30% dello stock di prestiti in portafoglio alla data del 28 febbraio 2019 a un tasso indicizzato al tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali.

"Sulla base dell'analisi economica e monetaria – ha spiegato il presidente della BCE, Mario Draghi - abbiamo fatto valutazioni nelle previsioni di inflazione e considerato gli ultimi dati dell'area euro e abbiamo deciso di mantenere i tassi invariati più a lungo e in ogni caso per tutto il periodo necessario per raggiungere l'obiettivo d'inflazione del 2% nel medio termine".

L'inflazione resta contenuta ma il Board è pronto a intervenire per farla convergere verso il target del 2%. È stimata nell’eurozona per il 2019 all'1,2% dall'1,6% mentre il Pil è dato a +1,1% dal +1,7% e dopo il +0,2% del 2018.

"Abbiamo deciso di lanciare una nuova serie di Tltro, la terza, che inizierà a settembre e finirà a marzo 2021 – aggiunge Draghi - Durerà due anni ed è mirata a favorire il mantenimento delle condizioni dei prestiti. La decisione è stata presa all'unanimità". "Il principale obiettivo – sottolinea Draghi – è l'approvvigionamento delle banche nei prossimi anni nei quali ci sarà una congestione nel funding dovuta alla scadenza dei prestiti Tltro esistenti, alla scadenza di bond bancari, e ai nuovi parametri Nsfr di Basilea".

Alla base di queste scelte, spiega il capo dell’istituto centrale europeo, "fattori esterni, come protezionismo, Brexit e vulnerabilità dei mercati asiatici, che stanno creando incertezza sulla crescita economica, più debole del previsto. Ma anche l'Italia e il settore auto tedesco. I dati recenti si confermano deboli, specie per il manifatturiero – rileva – Per questo abbiamo rivisto le previsioni al ribasso”.

"La Bce - ha detto il direttore della comunicazione del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice - ha fatto i passi appropriati per mantenere forti condizioni monetarie accomodanti, necessarie fino a quando l'inflazione convergerà con decisione verso il target dell'Eurotower, pari al 2% nel medio termine". 

Sulla questione dei rapporti Usa-Cina, prima di esprimersi, il Fmi preferisce, invece, "aspettare e vedere" i dettagli di un potenziale accordo commerciale tra i due Paesi.


Invia per E-mail stampa facebook Più Share on Google+ Share on LinkedIn