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20/03/2019 - StarNews – Fed, costo del denaro fermo a fronte dei rischi che incombono sulla stabilità finanziaria globale

La Federal reserve ha deciso di lasciare il costo del denaro invariato, nella forchetta fra il 2,25% e il 2,50%, come ampiamente atteso dal mercato. L’istituto, però, ha escluso nuovi rialzi nel 2019 e ne ha previsto uno solo nel 2020.

Dopo la exit strategy avviata nel 2018, con cui ha disposto ben quattro rialzi dei tassi, dunque, la Fed ha privilegiato una strategia di "wait and see", per non esporsi ai rischi crescenti che minano la stabilità finanziaria globale e rendono incerte le prospettive macroeconomiche. Tra questi, soprattutto le tensioni commerciali fra Usa e Cina, sebbene le trattative in corso di recente abbiano registrato dei progressi. Quindi, la questione del rallentamento globale, le maggiori difficoltà incontrate dalle economie emergenti, in particolare la Cina, e la Brexit, soprattutto se si tradurrà in un'uscita del Regno Unito dall'Unione europea senza accordo.

D’altra parte, il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, nella conferenza stampa a margine dell’ultima riunione del Fomc, ha parlato di un'economia statunitense ancora solida, malgrado i segnali controversi emersi dalle ultime statistiche. Il numero uno della Fed ha anche escluso un recessione in Europa.

La Fed è attendista anche sul fronte della politica monetaria, che potrebbe andare incontro ad aggiustamenti, navigando però sempre a vista, in base all'evolversi della situazione dell'economia globale e dei mercati finanziari. Il Fomc ha anche rivisto al ribasso la crescita Usa nel 2019, a +2,1% da +2,3% della precedente stima.


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