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19/05/2016 - StarNews – BCE cautamente ottimista sulla crescita dell’eurozona: “Gli effetti positivi degli stimoli monetari non sono immediati. Soprattutto se gli Stati membri ignorano le raccomandazioni”

“Ci vorrà tempo per vedere gli effetti positivi degli stimoli monetari, potenziati a marzo scorso”. La BCE, negli ultimi verbali della riunione del 20 e 21 aprile scorsi, conferma le tesi del presidente dell’istituto, Mario Draghi.

L'Eurotower, infatti, resta cautamente ottimista sulla crescita dell’eurozona malgrado la recidiva deflazione. È impegnata nell’implementazione delle ultime misure di stimolo annunciate a marzo e conferma anche l’invio degli acquisti dei bond corporate a giugno. Rinnova così il suo impegno nel perseguire l’obiettivo di inflazione vicino al 2% senza ritardi. Esprime preoccupazione, però, per il disallineamento tra l’inflazione attesa e il prezzo del petrolio.

I membri del consiglio direttivo tornano a riaffermare l’indipendenza istituzionale della BCE dopo le critiche piovute da esponenti del governo tedesco, richiamate implicitamente nel verbali dell’istituto.

L’istituto di Francoforte ha stigmatizzato anche la reticenza di alcuni Stati membri nel seguire nel migliore dei modi le sue raccomandazioni specifiche. "Molti Paesi – ha rilevato - hanno messo mano a riforme del mercato del lavoro ma non tutti i risultati attesi sembrano essere stati raggiunti e altri interventi dovrebbero essere considerati come prioritari nell'attuale contesto economico”.

"Guardando i recenti sviluppi in una prospettiva più ampia del ciclo economico – ha aggiunto il Direttivo - la ripresa economica in corso nella zona euro è stata trainata ancora soprattutto dalla domanda interna, mentre l'interscambio netto ha contribuito negativamente alla crescita del Pil negli ultimi due trimestri del 2015”.


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