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30/04/2020 - StarNews – Lagarde: “BCE in assetto anti-crisi almeno fino al 2021 contro il declino senza precedenti dell’economia della zona euro a causa del coronavirus"

“La BCE resterà in assetto anti-crisi almeno fino al 2021 contro il declino senza precedenti dell’economia della zona euro causato dal coronavirus”. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente dell’istituto di Francoforte, illustrando i motivi delle nuove misure espansive annunciate dalla BCE nella riunione di politica monetaria odierna.

L’Eurotower ha confermato l'attuale livello dei tassi, quello principale (Repo) a zero, quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%, sottolineando che "rimarranno ai loro livelli attuali o inferiori finché le prospettive di inflazione non convergeranno saldamente a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione, e che tale convergenza si sarà costantemente riflessa nella dinamica dell'inflazione di fondo". Ma ha anche previsto misure selettive "non convenzionali" per sostenere le condizioni di liquidità del sistema finanziario europeo. Le principali novità sono la riduzione dei tassi applicati sulle operazioni di rifinanziamento Tltro III e nuove operazioni anti-pandemiche denominate Peltros, con la promessa, se necessario, di accrescere l'attuale piano di acquisto titoli (Pepp) da 750 miliardi. Misure che di fatto approntano nuova liquidità per complessivi 240 miliardi, ma si rivelano inferiori alle attese di alcuni economisti, che puntavano su un pacchetto aggiuntivo di 500 miliardi.

In particolare, il Consiglio direttivo ha deciso di "allentare ulteriormente" le condizioni sulle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (Tltro III) condotte nel periodo da giugno 2020 a giugno 2021, riducendo il tasso di interesse a 50 punti base, sotto il tasso di interesse medio praticato per le consuete operazioni Repo. Per le controparti che raggiungeranno date soglie di prestito, il tasso di interesse nel periodo da giugno 2020 a giugno 2021 sarà ora di 50 punti base sotto il tasso medio di deposito nello stesso periodo.

Si profila poi una nuova serie di operazioni di rifinanziamento a più lungo termine per l'emergenza pandemica (Peltro) per sostenere le condizioni di liquidità nel sistema finanziario dell'area euro e per contribuire a preservare il regolare funzionamento dei mercati monetari fornendo un efficace sostegno di liquidità. I Peltro consistono in sette ulteriori operazioni di rifinanziamento che iniziano nel maggio 2020 e si concludono in una sequenza a scaglioni tra luglio e settembre 2021, in linea con la durata delle misure di allentamento. Saranno procedure a tasso fisso con piena assegnazione, con un tasso di interesse inferiore di 25 punti base al tasso medio sulle principali operazioni di rifinanziamento.

Confermato il nuovo programma di acquisto di emergenza pandemico (Pepp), introdotto a marzo, con una dotazione di 750 miliardi di euro, per contrastare i gravi rischi per la moneta unica e facilitare il meccanismo di trasmissione della politica monetaria contro gli effetti della pandemia di coronavirus. Gli acquisti si prospettano flessibili nel tempo, finché non si riterrà terminata la fase di crisi del coronavirus e in ogni caso fino alla fine 2020.

Inoltre, gli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attivi (App) proseguiranno a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, con gli acquisti nell'ambito della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro fino alla fine dell'anno. Il Consiglio direttivo continua ad aspettarsi che gli acquisti netti mensili di attivi nell'ambito dell'App durino abbastanza per rafforzare l'impatto accomodante dei tassi ufficiali per terminare poco prima di iniziare ad aumentare i tassi di interesse chiave della BCE.

La BCE continuerà poi a reinvestire integralmente le somme derivanti dalla scadenza dei titoli acquistati nell'ambito dell'App per un lungo periodo di tempo oltre la data in cui il Consiglio direttivo inizierà ad aumentare i tassi di interesse chiave della BCE, e in ogni caso finché necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

“Il rallentamento - ha spiegato alla stampa dopo il consiglio di politica monetaria -, caratterizzato anche dal rapido peggioramento dei mercati del lavoro, probabilmente si intensificherà prima che inizi la fase di ripresa”. Se Francoforte sta già lavorando alle misure per una futura “exit strategy” rispetto ai provvedimenti di stimolo di natura straordinaria in vigore da metà marzo, questo “ritorno alla normalità” tuttavia, non avverrà nei prossimi mesi. Il Pil nella zona euro è visto dallo staff della BCE tra meno 5 e meno 12% quest’anno.

“Dovremo aspettare probabilmente il 2021 avanzato per un ritorno a una nuova normalità”, ha detto Lagarde. Ma le previsioni trimestrali dello staff Bce attese a giugno e i risultati che saranno pubblicati domani “indicano una ripresa e un miglioramento della situazione nel 2021”.


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