Economic news

03/12/2020 - StarNews – Eurozona, a novembre Pmi composito finale a 45,3 punti da 50,0 di ottobre. Pmi del terziario a 41,7 da 46,9 del mese precedente

Nell’eurozona il Pmi composito finale, sintesi di manifatturiero e servizi, a novembre è scivolato a 45,3 punti da 50,0 di ottobre e da 45,1 della stima flash.

Il dato, diffuso da Markit, zavorrato dalle restrizioni sulle attività adottate per contenere il contagio da covid-19 su scala globale, torna a contrarsi per la prima volta da cinque mesi, superando di poco le attese degli analisti di Star am, contenute nel Market movers settimanale (45,1 punti).

Malgrado i progressi segnati dal comparto manifatturiero, infatti, l’indice Pmi dell’attività terziaria ha indicato il calo maggiore da maggio: è sceso a 41,7 punti da 41,3 della stima flash e da 46,9 del mese precedente.

Il manifatturiero, d’altro canto, marca il rialzo più debole da cinque mesi, sostenuto solo dalla Germania, l’unica nazione a registrare una crescita della produzione privata complessiva (51,7 punti, minimo in 5 mesi). Tutte le altre monitorate dall’indagine hanno registrato una flessione. Francia (40,6, minimo in 6 mesi), Italia (42,7, minimo in 6 mesi) e Spagna (41,7, minimo in 6 mesi) con i cali più forti da maggio scorso, a fronte di un declino più modesto dell’Irlanda (47,7, minimo in 2 mesi).

L’occupazione ha indicato una contrazione per il nono mese consecutivo, anche se al tasso più debole della sequenza, con flessioni modeste sia nel manifatturiero che nel terziario. In Italia e Spagna, i tagli agli impieghi hanno registrato i valori più ampi, in Germania gli organici sono leggermente aumentati. L’Irlanda ha indicato cambiamenti minimi, mentre in Francia si è osservata una riduzione modesta.

“L’economia dell’eurozona a novembre è tornata a contrarsi perché i governi hanno inasprito la lotta contro il covid-19 - commenta Chris Williamson, capo economista di Markit -, e l’attività economica è stata di nuovo colpita dalle nuove misure attuate per frenare la seconda ondata di contagi. Questo è, tuttavia, un calo di gran lunga inferiore rispetto a quello osservato in primavera. Diversamente dai primi mesi dell’anno, il manifatturiero finora ha continuato a crescere, in parte sostenuto dalla ripresa della domanda internazionale. Ma anche il terziario sta osservando un calo molto più lieve rispetto al primo periodo di chiusure, in parte per gli effetti della domanda industriale sui servizi di trasporto e di supporto in generale ma anche per le minori restrizioni attuate rispetto ai mesi precedenti".

“Ciononostante – aggiunge Williamson –, nel quarto trimestre molto probabilmente si assisterà a un ulteriore arretramento dell’economia dell’eurozona, con contrazioni soprattutto in Francia, Spagna e Italia.  È incoraggiante l’aumento delle aspettative di crescita, supportate dagli sviluppi del vaccino che alimentano la speranza di un ritorno alla normalità nel 2021. È previsto un aumento di spesa da parte delle imprese e dei consumatori via via che le aspettative si rischiareranno, sebbene ci si aspetti cautela elevata ancora per qualche tempo”.


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