Economic news

16/12/2020 - StarNews – Zona euro, nella stima flash di dicembre, Pmi manifatturiero a 55,5 punti da 53,8 di novembre, e Pmi dei servizi a 47,3 da 41,7. Composito a 49,8 da 45,3

Nella zona euro, il Pmi del settore manifatturiero, nella stima flash di dicembre, sale a 55,5 punti (massimo da 2 mesi) da 53,8 di novembre. Il dato, elaborato da Markit sulla base di circa l’85% del totale delle risposte del sondaggio, si rafforza sopra la soglia dei 50 punti, sintomo di una tenuta dell’espansione dell'attività, e supera le stime degli analisti di Star am, contenute nel Market movers settimanale (54,4 punti).

La produzione del settore, peraltro, si consolida a 56,6 punti (massimo da 2 mesi) da 55,3 del mese precedente. L’indice dei servizi, invece, risale a 47,3 punti (massimo da 3 mesi) da 41,7 di novembre. Il composito, pertanto, sintesi di manifatturiero e servizi, si attesta a 49,8 punti (massimo da 2 mesi) da 45,3 di novembre.

L’attività economica dell’eurozona, dunque, segna una crescita più forte della produzione manifatturiera, che compensa il calo ulteriore dell’attività terziaria. Le previsioni sull’attività futura, peraltro, sono balzate al livello record in 32 mesi, perché le recenti notizie sugli sviluppi del vaccino hanno alimentato aspettative più rosee. Anche se, dopo il rallentamento dello scorso novembre, la produzione manifatturiera di dicembre ha indicato un’accelerazione, il settore terziario ha registrato la quarta contrazione mensile consecutiva della produzione. Quest’ultima flessione ha tuttavia indicato un forte rallentamento fino a indicare il valore più lento da settembre. Il numero di aziende colpite dalle restrizioni dovute al covid-19, infatti, è stato inferiore rispetto a novembre.

“A dicembre - commenta il capo economista di Ihs Markit, Chris Williamson –, la prestazione dell’economia dell’eurozona è risultata migliore delle aspettative. I dati suggeriscono che, dopo il ritorno alla forte contrazione di novembre causata dalle severe misure restrittive anti covid-19, l’economia si avvicina alla stabilizzazione”.

“Anche se il quadro si mostra molto variegato dal punto di vista settoriale – aggiunge l’economista –, la contrazione del quarto trimestre pare dunque molto meno profonda rispetto ai primi mesi dell’anno, quando l’economia è stata colpita dalla pandemia. Le aziende, inoltre, sono diventate sempre più ottimiste sulle prospettive per l’anno prossimo, con l’introduzione del vaccino che dovrebbe contribuire a ristabilire il normale andamento della loro attività commerciale nel corso del 2021”.

“Anche se l’arrivo del vaccino mostra un barlume luce alla fine del tunnel – conclude l’economista –, le previsioni a breve termine appaiono ancora molto difficili per molte attività commerciali a diretto contatto con il pubblico. Malgrado il settore manifatturiero stia continuando a riportare forti crescite, alimentate dall’incremento delle esportazioni e, in particolare, dalla fiorente prestazione tedesca, il settore dei servizi resta in declino, a causa delle attuali misure di distanziamento sociale. Sembra che parecchie di queste restrizioni rimarranno in atto ancora per molto tempo e, mentre ci avviciniamo al nuovo anno, avranno un effetto limitante sull’economia”.


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