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03/06/2021 - StarNews – Eurozona, a maggio Pmi composito finale a 57,1 punti da 53,8 di aprile. Pmi del terziario a 55,2 da 50,5 del mese precedente

Nell’eurozona il Pmi composito finale, sintesi di manifatturiero e servizi, a maggio è salito a 57,1 punti da 56,9 della stima flash e da 53,8 di aprile.

Il dato, diffuso da Markit, ha confermato un’accelerazione dell’espansione dell’economia nel settore privato dell’eurozona, anche maggiore di quella stimata dagli analisti di Star am (54,2 punti) nel Market movers settimanale.

Il Pmi dei servizi è salito a 55,2 punti da 55,1 della stima flash, da 50,5 di aprile e dai 55,5 punti stimati nel Market movers settimanale.

La rinascita del settore terziario ha contribuito a corroborare l’espansione del settore privato a maggio. Dopo le opportune destagionalizzazioni, l’Indice Pmi di Markit della produzione Composita dell’eurozona ha registrato il terzo mese consecutivo di espansione e anche il maggiore incremento da febbraio 2018. Tale rialzo dell’indice è ascrivibile in particolare alla notevole accelerazione della crescita dell’attività terziaria. I dati di maggio hanno indicato il secondo aumento mensile consecutivo dei servizi, il migliore in quasi tre anni. Ciononostante, la produzione manifatturiera, pur registrando la più lenta crescita degli ultimi tre mesi, ha continuato a salire a un tasso maggiore del terziario.

Nello spaccato nazionale, l’Irlanda ha guidato la classifica di espansione, toccando il valore più alto in poco più di 21 anni di raccolta dati (63,5 punti). Anche la Spagna ha mostrato una forte prestazione, con l’indice migliore in quattordici anni e mezzo (59,2), mentre la Francia ha segnato il tasso di crescita maggiore in dieci mesi (57). La Germania ha indicato un leggero miglioramento della crescita (56,2), mentre l’Italia, pur indicando il miglior tasso di incremento in più di tre anni, ha rilevato il più debole rialzo netto della produzione del settore privato (55,7).

“A maggio, l’ampio settore terziario dell’eurozona è tornato a crescere, avviando un forte recupero che verosimilmente rimarrà costante per tutta l’estate - commenta Chris Williamson, capo economista di Markit –. Le aziende che rispondono all’indagine hanno riportato la più forte ripresa della domanda dall’inizio del 2018, con la fiducia in aumento per l’allentamento delle restrizioni e per l’avanzamento della campagna di vaccinazione. Dopo l’applicazione delle più restrittive misure anti-covid che con lo scorso aprile sono durate un anno, a maggio si è rilevato un generale e significativo allentamento e, almeno fino al prossimo autunno, dovremmo assistere a ulteriori attenuazioni, se non ci saranno nuove e significative ondate pandemiche. Con il procedere dell’estate tali riduzioni dovrebbero facilitare un graduale ritorno a condizioni economiche più regolari”.

“L’ottimismo sulle prospettive economiche del prossimo anno – aggiunge Williamson – ha segnato il valore più alto in oltre 17 anni. La ripresa del terziario si accompagna all’impennata del manifatturiero. Il Pil del secondo trimestre, dunque, dovrebbe segnare una forte crescita. Con l’accumulo record delle commesse inevase e il graduale allentamento delle restrizioni pandemiche in programma nei prossimi mesi, l’espansione del terzo trimestre potrebbe rivelarsi ancora più vigorosa. A preoccupare sempre più sono i vincoli sulla capacità operativa, sia in termini di carenza di materiale presso i fornitori che di difficoltà ad assumere personale per far fronte al recente rialzo improvviso della domanda. il che porterà a un’impennata della pressione sui prezzi, che dovrebbe però moderarsi con il progredire delle condizioni degli approvvigionamenti, confermandosi però motivo di preoccupazione per mesi, soprattutto se la carenza di manodopera dovesse innescare aumenti salariali”.


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