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05/07/2021 - StarNews – Eurozona, a giugno Pmi composito finale a 59,5 punti da 57,1 di maggio. Pmi del terziario a 58,3 da 55,2 del mese precedente

Nell’eurozona il Pmi composito finale, sintesi di manifatturiero e servizi, a giugno è salito a 59,5 punti (quarto mese consecutivo oltre la soglia di non cambiamento di 50,0 e il più alto valore da giugno 2006) da 58,0 della stima flash e da 55,2 di maggio.

Il dato, diffuso da Markit, ha confermato un’ampia accelerazione dell’espansione dell’economia nel settore privato dell’eurozona, per quanto minore di quella stimata dagli analisti di Star am (61,2 punti) nel Market movers settimanale.

Il Pmi dei servizi è salito a 58,3 punti da 58,0 della stima flash, da 55,2 di maggio e da 60,0 punti stimati nel Market movers settimanale.

Il settore privato dell’eurozona ha indicato a giugno la più rapida espansione in 15 anni, sostenuta dall’impennata dei livelli di produzione sia nel settore manifatturiero che nel terziario. L’ultimo rafforzamento dell’indice, infatti, rispecchia il marginale miglioramento della crescita della produzione manifatturiera (a un tasso vicino al record dell’indagine di marzo) ma anche la crescita più elevata del settore terziario da metà del 2007.

L’Irlanda ha registrato il più rapido tasso di espansione della produzione, anche se appena inferiore al record di maggio (63,4 minimo in 2 mesi). Tutte le altre nazioni monitorate hanno segnalato un progresso dell’attività composita, con in testa la Spagna con i valori migliori da febbraio 2000 (62,4), e la Germania (60,1), la cui espansione ha segnato il valore più alto in oltre dieci anni. Italia e Francia hanno entrambe indicato le migliori prestazioni in quasi tre anni e mezzo (rispettivamente 58,3 e 57,4).

“A giugno, la ripresa economica europea ha accelerato - commenta Chris Williamson, capo economista di Markit – ma anche le pressioni inflazionistiche sono aumentate drasticamente. L’economia del terziario sta decollando, con livelli di crescita della produzione mai superati in 15 anni. Con l’impressionante avanzata del manifatturiero, l’indagine Pmi ci suggerisce che il sistema economico della regione sta procedendo a pieno regime man mano che procede la stagione estiva”.

“Tra le nazioni monitorate – aggiunge Williamson –, la crescita del terziario è in generale massiccia in tutte le nazioni coperte dall’indagine, con settori fortemente colpiti quali l’accoglienza e il turismo che ora stanno risorgendo, aggiungendo linfa alla ripresa man mano che l’economia e i viaggi tornano operativi a seguito dell’allentamento dalle restrizioni anti covid-19. L’ondata di ottimismo riguardo all’aver ormai superato il momento peggiore della pandemia nel frattempo ha dato impulso alle aspettative di crescita, che hanno toccato un record in 21 anni, lasciandoci ben sperare che tale incremento andrà sempre più rafforzandosi nei prossimi mesi”.

“Le aziende, tuttavia – conclude -, sono sempre più difficoltà a fronteggiare la crescente domanda, in parte a causa della carenza di manodopera. Questo si traduce in maggiore potere sui prezzi e sottolinea quanto il recente aumento delle pressioni inflazionistiche non sia affatto confinato al solo manifatturiero. Man mano che i costi salgono, le aziende dei servizi alzano i prezzi, registrando il maggiore aumento in più di 20 anni. Se aggiungiamo l’analogo balzo dei prezzi del manifatturiero, si percepisce quanto l’incremento delle pressioni inflazionistiche sia diffuso”.


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