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23/09/2021 - StarNews – Zona euro, nella stima flash di settembre, Pmi composito a 56,1 punti da 59,0 di agosto. Nel dettaglio, manifatturiero a 58,7 da 62,8 e servizi a 56,1 da 59,0

Nella zona euro, il Pmi composito, sintesi dei settori manifatturiero e servizi, nella stima flash di settembre si attesta a 56,1 punti da 59,0 di agosto e dai 58,8 previsti dagli analisti di Star am nel Market movers settimanale.

Il dato, elaborato da Markit sulla base di circa l’85% del totale delle risposte del sondaggio, resta saldamente sopra la soglia dei 50 punti e mostra un valore nettamente superiore al trend pre-pandemico dell’indagine, ma anche un ulteriore indebolimento del tasso di espansione rispetto al picco in 15 anni di luglio, al livello più basso in 5 mesi.

Nel dettaglio, l’indice del manifatturiero è scivolato a 58,7 punti (minimo in 7 mesi) da 62,8 e da 60,5 prospettato nel Market movers. Quello dei servizi, invece, è sceso a 56,1 punti (minimo in 4 mesi) da 59,0 del mese precedente e dai 58,7 stimati dagli analisti di Star am.

La produzione manfatturiera rallenta a 55,64 punti da 59,0 di agosto, minimo in 8 mesi.

“La stima flash di settembre - commenta il capo economista di Ihs Markit, Chris Williamson – evidenzia la combinazione indesiderata di un rallentamento della crescita economica e dell’aumento esponenziale dei prezzi. Da una parte, il raffreddamento della crescita dal record in venti anni di inizio estate si era previsto. Dall’altra, le aziende sono diventate sempre più insoddisfatte dai ritardi della fornitura, dalla carenza di materiale e dal sempre maggiore aumento del prezzo dei beni”.

“Il campione intervistato, soprattutto nel manifatturiero, ma adesso anche nel terziario - aggiunge l’economista – ha avuto di conseguenza delle difficoltà, perdendo spesso ordini e clienti. La fiducia delle imprese è diminuita a causa delle preoccupazioni sull’aumento dei prezzi, sulle incognite relative ai rifornimenti e sulla resistenza della domanda nel corso dell’attuale clima pandemico. Le previsioni per l’anno prossimo sono infatti scese al livello più basso da gennaio”.

“Per ora – conclude Williamson –, anche se in rallentamento, il tasso generale di espansione rimane elevato. Se nei prossimi mesi gli ostacoli causati dai prezzi e dalla fornitura non mostreranno segnali di cedimento, la crescita potrebbe rallentare ulteriormente, specialmente se, avvicinandoci all’autunno, saranno accompagnati da altri aumenti di contagi”.


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