Economic news

03/02/2022 - StarNews – Usa, Ism non manifatturiero a gennaio a 59,9 punti da 62,3 di dicembre. Pmi dei servizi definitivo di Markit, a 51,2 punti da 57,6. Composito a 51,1 da 57,0

Negli Usa, l’Ism non manifatturiero a gennaio scivola a 59,9 punti, dai 61,8 stimati nel Market movers settimanale e da 62,3 di dicembre (rivisti da 62). Il dato, elaborato dall'Institute for Supply Management, peraltro, resta ampiamente in territorio di espansione, ben oltre la soglia dei 50 punti.

In flessione tutte le componenti dell'indice. L'attività aziendale è scesa a 59,9 punti dai 68,3 del mese precedente, i nuovi ordini a 61,7 da 62,1, l'occupazione a 52,3 da 54,7 e i prezzi a 82,3 da 88,9.

Anche l'indice Pmi dei servizi definitivo, elaborato da Markit, a gennaio decelera, a 51,2 punti da 50,9 della stima preliminare e 57,6 del mese precedente. L'indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori d’acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita più debole ma resta superiore alla soglia dei 50 punti, oltre la quale indica una fase di espansione.

L'indice composito, che sintetizza la variazione di servizi e manifatturiero, si attesta a 51,1 punti dai 57,0 del mese precedente.

"L'economia statunitense è stata duramente colpita dalla variante Omicron all'inizio del 2022 – ha commentato Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit -. Il tasso di crescita della produzione è stato il più lento negli ultimi 18 mesi. Tutti i settori hanno risentito dell'aumento dei contagi, ma il rallentamento è stato guidato soprattutto dal calo dell'attività dei servizi ai consumatori registrati da dicembre 2021, quando le misure di contenimento sono state inasprite al livello più alto da maggio dello scorso anno”.

“Le aziende, inoltre – conclude Williamson -, si trovano ad affrontare molteplici venti contrari, tra cui la carenza di offerta di lavoro, problemi nella catena di approvvigionamento, l’aumento dei costi, l’impennata dell’inflazione e le preoccupazioni per la futura resilienza della domanda a causa dell'aumento dei tassi di interesse e della riduzione del sostegno fiscale".


Invia per E-mail stampa facebook Più Share on Google+ Share on LinkedIn